UN VIAGGIO DENTRO Il carcere “Le Nuove” di Torino: luoghi e storie per non dimenticare

Sapete cosa succede quando una Rolleiflex anni ‘60, qualche rullino di pellicola, una penna, dei fogli di carta di recupero e due vecchi amici si incontrano all’ex carcere “Le Nuove”.

Inizia un “Viaggio dentro”, dentro lo spazio, il tempo, la propria coscienza di uomini liberi. Dentro i luoghi solo in apparenza vuoti e freddi. Sapendo ascoltare, si può sentire l’umanità di chi ha sacrificato se stesso per un grande sogno: un mondo libero. Immagini e parole invitano a riflettere, a cercare le origini della nostra società contemporanea con discrezione, sensibilità e rispetto degli eventi.

Dall'introduzione di Marcello Maddalena:

È davvero singolare e affascinante il “viaggio” in cui gli autori di questo libro, Giovanni Varetto e Calogero Modica, intendono accompagnare il lettore attraverso il Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino. Perché è un accompagnamento fatto non tanto di illustrazioni e spiegazioni, a parole, di luoghi e di storie personali, ma di vedute (fotografiche)e di pensieri suscitati, come spiega Giovanni Varetto nell illustrare “il progetto” del libro, da “sensazioni forti” provate visitando quei luoghi, quei muri, quelle torrette, quei camminamenti, quelle celle, quei cunicoli, in cui sono passate tante persone ma in cui in particolare sono stati ristretti, dall’8 settembre del 1943 fino alla liberazione, tanti uomini di diversa cultura, di diversa estrazione sociale, di diversa identità politica, di diversa fede religiosa, credenti e non credenti ma accomunati da una stessa ansia di libertà, da uno stesso amore per una vita degna di essere vissuta e da uno stesso rispetto per la dignità della persona umana. E che per questo hanno lottato e combattuto fino ad affrontare l’arresto, la condanna, la morte per fucilazione o impic-cagione (11 impiccati, 271 fucilati in quel periodo)....Resta, al termine di un viaggio che suscita brividi di sgomento e commozione, l’insegnamento dei morti, che, come scriveva in un suo romanzo sulla resistenza Elio Vittorini, sono coloro da cui si può imparare. Che cosa? “Quello per cui sono morti, perché ognuno di noi fosse libero”. 

 

UN VIAGGIO DENTRO
Il carcere “Le Nuove” di Torino: luoghi e storie per non dimenticare

Fotografie di Giovanni Varetto - Testi di Calogero Modica
Introduzione di Marcello Maddalena
Premessa di Felice Tagliente
pagg 186 con immagini in bianco nero

 

Disponibile c/o Museo Carcere "Le Nuove"
o in alternativa ACQUISTALO ON LINE

 

Giovanni Varetto, nasce nel 1945 a Moncalieri. Consegue la laurea in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino e inizia l’attività professionale nell’ambito siderurgico presso le Ferriere Fiat. Conclusa l’esperienza nell’acciaio in qualità di direttore dello stabilimento ILVA di Torino, dal 1996 svolge attività di amministrazione e gestione di aziende di trasporto. Dal 2014 si dedica esclusivamente ai suoi hobby: la musica, ascoltata ed eseguita, e la fotografia.Nel 1964, alla maturità, riceve in dono dal papà una fotocamera Rolleiflex 6x6, che accompagna tutt’ora la sua passione fotografica. Alterna progetti in analogico e in digitale, sviluppa i negativi e stampa in proprio in camera oscura gli scatti su pellicola.Vive a Montaldo Torinese, dedicandosi anche ad attività culturali e di volontariato.


Calogero Modica nasce nel 1945 a Napoli, dove conclude i suoi studi. Torinese d’adozione, è funzionario di Trenitalia in pensione. Le radici saldamente ancorate alla cultura classica alimentano la passione per la storia, l’arte, la scrittura, la musica classica e jazz. È coniugato con una docente di lettere, pittrice per hobby, con cui condivide interessi e passioni. Tra vari impegni, collabora attivamente con l’“Associazione Nessun Uomo è un’isola - ONLUS”, per dare nuova vita al dismesso Carcere “Le Nuove” di Torino. Da molti anni infatti, una parte di proprietà demaniale è stata tra-sformata in Museo, con tre percorsi di visita, mentre un’ampia area della struttura è stata rifunzionalizzata come uffici giudiziari Attualmente ricopre la carica di vice-presidente dell’Associazione ed è impegnato come guida-testimone del percorso storico museale.