ESISTERE PER RESISTERE - Teatro - Racconti della Resistenza dal ′43 al ′45

VENERDI′ 25 OTTOBRE 2013
alle ore 20,00 
Entrata e visita alle cinte e al giardino del Museo delle Carceri.

alle ore 20,45
Spettacolo teatrale:
Esistere x Resistere

SABATO 26 OTTOBRE 2013
alle ore 20,00 
Entrata e visita alle cinte e al giardino del Museo delle Carceri.

alle ore 20,45
Spettacolo teatrale:
Esistere x Resistere

Tariffe d′ingresso
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4.00 (riservato a Studenti ed adulti Over 60) 

Il biglietto d′ingresso comprende la visita guidata alle cinte e al giardino del Museo delle Carceri e lo Spettacolo "Esistere per Resistere"

SOLDATI 70 ANNI FA

Il 30 ottobre alle ore 16,00 nel Museo del Carcere si inaugura una nuova area espositiva e la mostra “Soldati 70 anni fa” che rimarrà aperta fino al 10 novembre.
Promossa dal “Consiglio piemontese delle Associazioni d’Arma” (Assoarma Piemonte) e dall’Associazione “Nessun uomo è un’isola” in collaborazione con l’Istituto Studi, Ricerche e Informazioni Difesa (ISTRID) per affiancare e sostenere la Giornata delle Forze Armate, la mostra si propone di aprire gratuitamente le porte e una parte del carcere a quanti vorranno respirare l’atmosfera emozionale tra le mura che furono testimoni delle tragedie umane e sociali di tanti Soldati, Partigiani, Deportati ed Ebrei nel periodo 1943-45. La mostra è allestita all’ingresso del Giardino del silenzio, voluto fortemente dall’energico cappellano del carcere padre Ruggero Cipolla per offrire ai carcerati, soprattutto quelli condannati a lunghe pene detentive, uno spazio di riflessione e di preparazione professionale per il reinserimento socio-lavorativo. Sarà l’occasione di rivedere mezzi e armi d’epoca, la jeep Willis che fu il simbolo dell’avanzata alleata, la storica motocicletta tedesca KS 750 Zundapp con sidecar e mitragliatrice e la nostra classica Fiat 508 ancora una volta contrapposte a rievocare le immagini che hanno segnato l’Italia di settant’anni fa. Subito dopo l’inaugurazione, all’interno del famigerato braccio tedesco, tra le celle che ospitano la mostra sugli Internati Militari Italiani, che continua ad attrarre scolaresche, familiari dei Reduci e visitatori, la presentazione dell’anteprima del libro ”600.000 no. La Resistenza degli Internati Militari Italiani”, a cura dell’Associazione ex Internati Italiani e dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

INAUGURAZIONE Mercoledì 30 ottobre 2013 ore 16,00

La mostra rimarrà aperta eccezionalmente e gratuitamente tutti i giorni
dal 31 ottobre al 10 novembre
Feriali: dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00
Festivi: dalle 15,00 alle 18,00.

FIACCOLATA DA PORTA NUOVA A LE NUOVE

Quasi tutti gli ebrei furono prima imprigionati e poi tradotti con carri bestiame nei campi di sterminio. Pochi altri furono soltanto arrestati ed incarcerati a tutte le età, senza rispetto della dignità umana. Il destino fu diverso ma le cause storiche furono le medesime: erano “razza ebraica”.
Quest’anno l’Associazione “Nessun uomo è un’isola” vuole ricordare alcuni ebrei reclusi nelle carceri piemontesi, non deportati e mai ricordati perché trascritti soltanto nei registri di matricola delle varie prigioni in cui furono rinchiusi. Si tratta di un progetto che, con la collaborazione del Politecnico di Torino, mira a dare luce a tutti i detenuti politici del Piemonte e Valle d’Aosta, 1943-45 : ebrei, militari, civili, stranieri.
Presso il Museo del carcere “Le Nuove”, la mostra “Dal male dell’uomo al bene comune: ricordare per essere liberi” è già aperta al pubblico, in particolare alle scuole, dal 15 dicembre u.s. fino al 10 febbraio p.v. 
Una S. Messa sarà celebrata il 26 Gennaio alle ore 10.30 presso la Cappella Femminile del Museo.


PROGRAMMA
Lunedì, 27 Gennaio 2014
- 9.45: partenza della fiaccolata delle scuole di ogni ordine e grado dal binario 17 di Porta Nuova (lato Via Sacchi) fino alle celle dei condannati a morte de “Le Nuove”. 
- 11.45: Braccio Femminile del Museo l’artista milanese Fausta Squatriti presenta una personale “In memoria” sul dramma del razzismo, problema che coinvolge l′umanità intera anche oggi. Un libro in copia unica nel quale sono assemblati in forma di racconto vari materiali iconografici posto in relazione tra di loro. Le pagine più toccanti sono quelle in cui sono riprodotti gli elenchi della incarcerazione conseguente all′arresto di 36 cittadini italiani di religione ebraica, per la maggioranza donne anche molto anziane, schedate come delinquenti, con tanto di loro firma e firma di chi ha operato l′arresto. 36 fiori e frammenti di tessuti che rappresentano i vestiti delle donne incarcerate sono disegnati e raccolti come segno dell’identità perduta di queste persone. Il libro è racchiuso in una scatola di zinco che vuole inoltre alludere ai contenitori per le ceneri, conservate “in memoria” anziché disperse.
- 12.15: la rappresentazione teatrale:” Le ebree de Le Nuove” degli studenti dell’I. I “G. Colombatto” di Torino
- 12.45: momento di silenzio davanti alle celle dei condannati a morte.