FLEXIBILITY DESIGN IN A FAST-CHANGING SOCIETY - TORINO 2008 WORLD DESIGN CAPITAL

La mostra “Flexibility - design in a fast-changing society” si interroga sui legami tra flessibilità e design, dove per flessibilità si intende la facilità con cui un sistema o un suo componente si può modificare e adattare all'uso in applicazioni o ambienti diversi da quelli per cui è stato appositamente progettato. 
Un percorso narrativo ed esperienziale esplora i molteplici modi di progettare il mondo e la società a partire da un concetto di adattatività, nell’ottica di trasformare gli ambienti cittadini e urbani in luoghi più duttili, spazi durevoli, ma anche accoglienti e modificabili.

Alle “Carceri, Le Nuove” la mostra si snoda lungo i corridoi intervallati dalle celle di prigionia disegnando un percorso in tre tappe, scandito dai risultati della ricerca musicale di tre sound designers. L’effetto è stridente e di impatto: l’apologia della flessibilità e la costrizione del luogo dialogano, dando vita a un singolare ossimoro concettuale. 
Nello spazio circolare del panopticum, da cui si diramano i bracci di detenzione, la mostra introduce il visitatore ai molteplici significati oggi attribuiti al concetto di flessibilità. A seguire, nel braccio maschile, sono proposti esempi di oggetti e soluzioni di design efficaci in termini di adattabilità e versatilità e applicabili all'interno delle nostre case, negli ambienti di lavoro, nello città. A chiosa, il percorso espositivo si conclude nel braccio femminile mettendo in scena dieci installazioni create appositamente da altrettanti designer emergenti nel panorama internazionale.

Un tragitto articolato per proporre e sostenere la flessibilità come approccio progettuale, nonché come processo da imparare ed esercitare per sfruttare opportunità imprevedibili e affinare la capacità di adattamento, e quindi di sopravvivenza, dell’individuo. 
Un workshop e un dibattito completano la mostra:
Il 26/27 giugno si tiene un workshop con i designers delle installazioni esposte per promuovere la discussione sulle questioni sollevate. La partecipazione è aperta a studenti e professionisti, che -in due sessioni differenti- possono esplorare i processi di design applicati alla città di Torino.
Il 28 giugno ha luogo un dibattito aperto al pubblico per analizzare e riflettere su alcuni dei progetti sviluppati dai designer per la mostra, così come su altri specifici aspetti relativi alla Flessibilità. Il dibattito è presieduto dalla curatrice della mostra e da Alice Rawsthorn, critica di design per l’International Herald Tribune. 

10 designer coinvolti nei 10 progetti/installazioni:

Antenna Design (Sigi Moeslinger & Masamichi Udagawa)(www.antennadesign.com)
Austria/Japan/USA 

Bertjan Pot (www.bertjanpot.nl)
The Netherlands 

Clemens Weisshaar & Reed Kram (www.kramweisshaar.com)
Germany/Sweden 

Edward Barber & Jay Osgerby (www.barberosgerby.com)
United Kingdom

Emiliana (Ana Mir & Emili Padrós) (www.emilianadesign.com)
Spain 

Fernando Brízio (www.fernandobrizio.pt)
Portuga

Giulio Iacchetti (www.giulioiacchetti.com)
Italy

Matali Crasset (www.matalicrasset.com)
France

Patricia Urquiola (www.patriciaurquiola.com)
Spain/Italy 

Ross Lovegrove (www.rosslovegrove.com)
United Kingdom 


Curatrice: Guta Moura Guedes
Portoghese, con un percorso eclettico di studi che spaziano dalla musica alla biologia e al management fino alla laurea in Architettura, è stata tra i fondatori, a Lisbona,di Experimenta, un’associazione culturale per la promozione della cultura del design
di cui è diventata presidente nel 2002. Tra le attività dell’associazione, la Biennale Experimenta Design è forse la più importante e conosciuta a livello internazionale. Dal 2004 al 2005 ha ricoperto anche il ruolo di Amministratore del Centro Culturale di Bélem.

Per maggiori informazioni sul calendario di Torino 2008 World Design Capital:
www.torinoworlddesigncapital.it