25 APRILE DELL'I.C. "CHIARELLI" DI MARTINA FRANCA (TA)
Le finalità dominanti sono state la riconoscenza verso tutti gli italiani (uomini e donne, militari e civili) del Centro-Nord e del Sud che resistettero al nazifascismo e la trasformazione spirituale de "I miei condannati a morte" assistiti da P. Ruggero in "I nostri condannati a morte".
Si tratta di passare dall'espressione dei nostri sentimenti verso di loro alla interiorizzazione, sempre più profonda, dei loro esempi di vita e alla loro trasformazione invisibile e reale in parte integrante del nostro essere umano e dell'intera umanità.
La semplicità e la ragionevolezza del cuore sono due atteggiamenti evidenti nell'incontro interpersonale perché, come ricordava la Dirigente scolastica, dott.ssa Roberta Leporati, citando Raoul Follereau, amare è agire per il bene comune degli altri.
Grazie a questa gioia di ricordare insieme, siamo stati travolti da una realtà storica e universale in maniera indimenticabile.