FIACCOLATA DA PORTA NUOVA A LE NUOVE

Quasi tutti gli ebrei furono prima imprigionati e poi tradotti con carri bestiame nei campi di sterminio. Pochi altri furono soltanto arrestati ed incarcerati a tutte le età, senza rispetto della dignità umana. Il destino fu diverso ma le cause storiche furono le medesime: erano “razza ebraica”.
Quest’anno l’Associazione “Nessun uomo è un’isola” vuole ricordare alcuni ebrei reclusi nelle carceri piemontesi, non deportati e mai ricordati perché trascritti soltanto nei registri di matricola delle varie prigioni in cui furono rinchiusi. Si tratta di un progetto che, con la collaborazione del Politecnico di Torino, mira a dare luce a tutti i detenuti politici del Piemonte e Valle d’Aosta, 1943-45 : ebrei, militari, civili, stranieri.
Presso il Museo del carcere “Le Nuove”, la mostra “Dal male dell’uomo al bene comune: ricordare per essere liberi” è già aperta al pubblico, in particolare alle scuole, dal 15 dicembre u.s. fino al 10 febbraio p.v. 
Una S. Messa sarà celebrata il 26 Gennaio alle ore 10.30 presso la Cappella Femminile del Museo.


PROGRAMMA
Lunedì, 27 Gennaio 2014
- 9.45: partenza della fiaccolata delle scuole di ogni ordine e grado dal binario 17 di Porta Nuova (lato Via Sacchi) fino alle celle dei condannati a morte de “Le Nuove”. 
- 11.45: Braccio Femminile del Museo l’artista milanese Fausta Squatriti presenta una personale “In memoria” sul dramma del razzismo, problema che coinvolge l′umanità intera anche oggi. Un libro in copia unica nel quale sono assemblati in forma di racconto vari materiali iconografici posto in relazione tra di loro. Le pagine più toccanti sono quelle in cui sono riprodotti gli elenchi della incarcerazione conseguente all′arresto di 36 cittadini italiani di religione ebraica, per la maggioranza donne anche molto anziane, schedate come delinquenti, con tanto di loro firma e firma di chi ha operato l′arresto. 36 fiori e frammenti di tessuti che rappresentano i vestiti delle donne incarcerate sono disegnati e raccolti come segno dell’identità perduta di queste persone. Il libro è racchiuso in una scatola di zinco che vuole inoltre alludere ai contenitori per le ceneri, conservate “in memoria” anziché disperse.
- 12.15: la rappresentazione teatrale:” Le ebree de Le Nuove” degli studenti dell’I. I “G. Colombatto” di Torino
- 12.45: momento di silenzio davanti alle celle dei condannati a morte. 

STORIE CHE RACCONTANO LA STORIA - Terrorismo e Anni di piombo I fatti - dal 11/05/2014 al 11/05/2014

Incontro con Stefano Caselli e Davide Valentini autori di Anni spietati “Viaggio nella memoria nascosta per le strade e i luoghi simbolo della Torino degli anni ′70”
TERRORISMO E ANNI DI PIOMBO - I FATTI. Questo il tema dell′Incontro di domenica 11 maggio al Museo del carcere Le Nuove di Via Borsellino 3 a Torino -ore 18:30- con Stefano Caselli e Davide Valentini, autori di Anni spietati - Laterza-, che dialogheranno con Marco Imarisio del Corriere della Sera su uno dei più tormentati periodi della Repubblica.
Protagonista è Torino, che racconta in prima persona gli anni bui del Terrorismo consegnandoci le istantanee delle strade e dei muri imbrattati di sangue, Torino che vede celebrare il Processo alle Brigate Rosse. Ci sono poi le voci narranti di chi c′era – i cronisti di allora Ezio Mauro e Ettore Boffano; Andrea, figlio di Carlo Casalegno; Diego Novelli allora Sindaco- e molti altri.
L′incontro, che si inserisce nel programma di Salone Off Circoscrizione 3, inaugura il ciclo “STORIE CHE RACCONTANO LA STORIA”, vero e proprio progetto pensato per ripercorrere la Memoria storica del Carcere Le Nuove, dal 1870 al 2003, anno in cui è datata la sua dismissione.
“Le Nuove rappresentano una finestra su una realtà storica inedita – racconta Felice Tagliente, direttore del Museo – da salvaguardare e da far conoscere. Uomini di ogni religione e nazionalità sono passati da questo Carcere, e qui si conserva non solo memoria storica di “eventi collettivi” come il Terrorismo degli anni 70 fu certamente; ma anche di “microstorie” di grande valore storico e umano.
Le Nuove presidiano oggi il primato dell′uomo – conclude Tagliente - in un′area urbana che già nel passato venne concepita a suo uso e servizio”.
“Storie che raccontano la storia” viene presentato ufficialmente lunedì 12 maggio alle 10:00 al Salone internazionale del libro negli spazi istituzionali messi a disposizione dalle Biblioteche Civiche Torinesi, alla presenza, oltre che di Felice Tagliente, di Cristina Ballerini di Ocra Lab Idee per comunicare, che ha sottoposto e scritto il Progetto per il Museo, di Guido Vaglio direttore del Museo diffuso della Resistenza di Torino e di Pietro Polito direttore del Centro Studi Piero Gobetti.
Quella di domenica 11 è dunque “la prima”, che parte dritta dai contenuti. Dritta e spietata, come è la cronaca dei fatti di quegli anni che Caselli e Valentini ripercorrono nel loro libro. Un viaggio nella memoria di una Torino piegata dalla violenza e dal dolore.

STORIE CHE RACCONTANO LA STORIA aderisce a “IL MAGGIO DEI LIBRI” Campagna nazionale di promozione della lettura
LE LETTURE dell′11 maggio sono di Nicola Stante
L′INGRESSO E′ LIBERO


GLI AUTORI E I LIBRI DELL′11 MAGGIO

Stefano Caselli (Torino, 1975), giornalista, scrive per Il Fatto Quotidiano. Ha collaborato con Diario, La Repubblica, Radio 2 e Sky TG24

Davide Valentini (Moncalieri, 1980), documentarista e autore televisivo, collabora con la Società di produzione SGI di Torino. Alcuni dei suoi lavori sono stati trasmessi da Rai2 Rai3 Direct TV BBC World.

Insieme realizzano il ciclo di documentari Anni spietati, dedicato alla storia delle principali città italiane attraversate dalla violenza del Terrorismo degli Anni ′70. I filmati monografici relativi a Torino, Genova, Milano vengono messi in onda dal programma tv “La Storia siamo noi” di Giovanni Minoli.

Il libro omonimo uscito per Laterza nel 2011 è la fotografia dei fatti accaduti a TORINO.

OCRA LAB Idee per comunicare

E′ un laboratorio creativo nato nel gennaio di quest′anno, da esperienze e competenze pluriennali nei settori arte e editoria. La CREATIVITA′ è un mezzo: per avvicinare le persone alla conoscenza, per creare occasioni, per diffondere il virus della curiosità e il beneficio del dubbio.
Quando le idee si traducono in progetti, è allora che nasce l′esigenza di raccontare i contenuti riversandoli in eventi. STORIE CHE RACCONTANO LA STORIA è uno di questi.

Teatro - Officina 0

12 Dicembre ’14, alle ore 20.30, presso il 1° Osservatorio del Museo del carcere “Le Nuove”, la CASA DI GIONNI presenta l’opera teatrale “Officna 0”. La microstoria dell’Italia durante l’occupazione nazifascista.

Ingresso € 5,00